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Nuvolo, Spoleto 2010

Un inventivo artista, dieci amici e dodici volumi

di Aldo Iori

L’avventura editoriale di Nuvolo (Giorgio Ascani, 1926-2008) è tra le più stravaganti e interessanti del panorama contemporaneo italiano. Il suo rapporto con l’editoria inizia prestissimo quando a Roma, chiamato dall’amico Alberto Burri, partecipa all’avventura della rivista Arti Visive, diretta e fondata nel 1952 dall’artista Ettore Colla e dal poeta Emilio Villa (con la collaborazione del fratello Riri, Ascanio Ascani) alla quale partecipano, fino alla cessazione delle pubblicazioni nel 1958, le menti più vivaci della realtà artistica romana e non solo.

Nel 1954 Nuvolo ed Emilio Villa decidono di dare vita a un libro particolare, diverso da quelli propri di “un’ufficialità letargica, incapace di misurarsi con realtà culturali non convenzionali”: un libro che, in effetti, contraddice l’idea stessa del libro tipografico di cui mantiene solo la  composizione generale. Sono previste sessanta copie, tutte uguali come forma, numero di pagine e testo, le cui copertine e immagini interne sono diverse in ogni esemplare, essendo ognuna opera autografa e originale. Emilio Villa le battezza con il nome di ‘esoedizioni’, nome che ancor oggi è usato per tale tipo di edizione. Da un punto di vista concettuale ed estetico questi particolari ‘libri d’artista’ costituiscono un unicum, poiché ciascuno di essi è frutto di un’esperienza e di una tensione irripetibile e unica realizzata su di una base tipografica uguale per tutti.

Il primo libro Cinque invenzioni di Nuvolo e un poema di Emilio Villa viene stampato in sessanta copie presso la casa editrice La Palma di Roma che si dimostra subito interessata a questo esperimento. In realtà non tutte le copie sono allestite all’epoca e le ultime sono terminate dopo molti anni con opere anche molto differenti da quelle impiegate nelle prime copie. Il titolo non convenzionale, impiegato dai due amici è …sì, ma lentamente, che nasce dal gioco comune ai due di indicare l’ultimo verso del poema, e non il primo, per individuare il volume.

Nel 1958 l’esperimento viene replicato sempre presso la casa editrice La Palma di Roma con un secondo volume questa volta in cinquanta esemplari: 3 ideologie da piazza del popolo / senza l’imprimatur e con 3 opere autografe di Nuvolo. Contiene i poemi di Emilio Villa imprimatur, la mano di Pitagora e translatio e proprio il primo poema permette il gioco di parole del titolo del volume. In ogni copia vi sono sempre tre opere originali di Nuvolo, di cui due poste a cavallo di due pagine, ogni volta differenti come sempre diverse sono le copertine.

Terzo episodio con Emilio Villa è Excertitations de tire en io/cibles – formules pour les ingénus eux rayons des poetiches engendrés par Nuvolo, edito in cinquanta copie da La Palma di Roma probabilmente intorno al 1971. Ogni volume contiene cinque opere e la copertina originali di Nuvolo.

Pochi anni dopo, intorno al 1974, Nuvolo realizza con l’amico di lotta partigiana Vinci Grossi un’altra esoedizione, Racconto di 5 stagioni, dalle caratteristiche simili, ma di formato più piccolo rispetto quelle realizzate con Emilio Villa, in cinquanta copie e sempre presso la casa editrice La Palma di Roma e stampata a Città di Castello.

Passano diversi anni prima che Nuvolo rimetta mano al progetto delle esoedizioni. L’occasione è fornita da un volume che vuole realizzare con l’amico Bruno Corà e di cui si parla dai primi anni Novanta. I due si conoscono da molti anni, da quando Corà negli anni Sessanta comincia a occuparsi di arte contemporanea e conosce sia artisti che poeti della realtà romana e milanese. Il sodalizio si fa più stretto quando alla fine degli anni Settanta Bruno Corà inizia a insegnare storia dell’arte presso l’accademia di belle arti di Perugia di cui Nuvolo è direttore. Corà nel 1980 fonda con la moglie Liana l’editrice Inonia e la rivista Anoir,Eblanc, Irouge, Uvert, Obleu: il cui titolo riprende il famoso poema Voyelles di un secolo prima del poeta francese Arthur Rimbaud e che continua le pubblicazioni fino al 1987 con 22 numeri in quindici volumi. Parallelamente alla rivista la casa editrice Inonia pubblica sette libri realizzati con artisti (Bizhan Bassiri, Luca Maria Patella, Giorgio Pagano, Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Marco Bagnoli, Sol LeWitt). Accanto alla produzione di libri di scritti e di teoria si affianca la produzione di grafiche d’arte che in gran parte vengono realizzate dal laboratorio Multiplo Serigrafico che Nuvolo, insieme alla moglie Liana e i figli Giorgio e Paolo, ha prima a Roma e poi a Città di Castello. Nuvolo non è affatto nuovo alla collaborazione con artisti suoi colleghi ai quali ‘presta’ la sua opera di altissimo specialista serigrafo fin dalle prime prove sulle pagine di Arti Visive. Collabora con una quindicina di artisti tra cui Ettore Colla, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Alberto Burri, Giulio Turcato, Mirko Basaldella, Umberto Mastroianni. Nel sodalizio con Bruno Corà nascono per AEIUO e le edizioni Inonia le grafiche di Carla Accardi, Marco Bagnoli, Bizhan Bassiri, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Mario Merz, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Vettor Pisani ed Ettore Spalletti, molti dei quali già conosciuti da Nuvolo o incontrati in occasione di seminari con gli studenti dell’accademia di Perugia promossi da Corà.

Nel 2002 il progetto prende corpo come ‘i libri di AEIUO (scritto ribaltato), l’edizione viene affidata alla tipografia storica Grifani Donati di Città di Castello, gestita da Gianni e Adriana Ottaviani, e con l’aiuto del comune amico, il giovane artista allora assistente di Nuvolo, Marco Baldicchi. Bruno Corà pubblica quattro Avvisi ai naviganti (di cui l’ultimo inedito) ai quali si accompagnano cinque invenzioni di Nuvolo. Anche queste sono esoedizioni in cinquanta esemplari, che riprendono il percorso interrotto dei libri precedenti, con in ogni volume cinque opere originali e la copertina, le Turbolenze, sempre originale e dipinta a mano.

Nuvolo nei tre anni seguenti pubblica presso la tipografia Grifani Donati altre sette esoedizioni come ‘i libri di AEIUO’ con altrettanti amici: Aldo Tagliaferri, Aldo Iori, Venanzio Nocchi, Alessandro Leveque, Mario Diacono, Marco Napoletano e Marco Baldicchi. Le esoedizioni sono in cinquanta esemplari (più una quindicina fuori numerazione da distribuire tra gli autori), con cinque opere interne e le copertine realizzate partendo da un’immagine digitalizzata di una sua opera, stampata, acquerellata e polimerizzata a mano.

Se le prime esoedizioni di Nuvolo si caratterizzano per la fantasia sperimentale di dare alla luce un tipo di libro unico nel suo genere, poi ampiamente imitato nel vasto settore dei libri d’artista, anche la ‘ripresa’ delle esoedizioni nel nuovo millennio, al termine del suo lungo percorso artistico, sono all’insegna della medesima inesauribile volontà dell’artista di esplorare il campo editoriale proponendo soluzioni inedite e al passo con i tempi. Le esoedizioni realizzate con Emilio Villa e Vinci Grossi contengono esemplari unici delle sue ‘serotipie’, termine, coniato sempre dal poeta Villa a metà degli anni Cinquanta, per intendere delle serigrafie a più colori, caratteristiche della produzione pittorica dell’artista tifernate. Se la serigrafia artistica di derivazione industriale, di cui Nuvolo era maestro indiscusso a livello internazionale, si individua come tecnica a stampa nella quale l’immagine è il risultato di tante battute di telaio sul foglio quanti sono i colori impiegati, le serotipie rovesciano la tecnica tradizionale e l’artista, impiegando tra i primi la tecnica serigrafica all’interno della produzione puramente artistica, inventa un nuovo modo di operare ottenendo matericità e stupefacenti effetti pittorici in un’unica battuta, sempre con il telaio ma con un vastissimo numero di colori. Le opere contenute nella seconda serie di esoedizioni sono invece ottenute spesso con l’ausilio dell’elaboratore elettronico, di cui è artefice inizialmente insieme al figlio Paolo. L’immagine viene modificata fino a ottenere delle varianti digitalizzate poi elaborate manualmente con velature di acquerello e rese stabili con la polimerizzazione. Nuvolo non rinuncerà mai alla speculazione sperimentale e alla sfida che i mezzi di comunicazione di massa gli propongono. Ne sono prova non solo queste esoedizioni ma soprattutto il suo lavoro pittorico nel quale la tecnica serigrafica è sempre elaborata in modo nuovo e al servizio della qualità artistica e nel quale sono presenti opere che impiegano i codici binari, che elaborano le progressioni frattali, come nei Aftermandelbrot, o che mettono in discussione il rapporto tra caos e armonia, come nei simmetrici Oigroig e nelle successive rielaborazioni informatiche.

testo presentato in:

OUT-BOOK moltiplicazioni e sconfinamenti del libro d’artista. Spoleto, Palazzo Mauri Biblioteca Civica dal 19 giugno al 18 luglio 2010 all’interno del programma delle mostre del 53° Festival dei 2 Mondi di Spoleto


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